8 Febbraio 2019

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Strumenti e tecniche per fare l’analisi SEO di un sito web

Dallo studio della concorrenza alla valutazione del tuo sito on-page, ti sveliamo i nostri trucchi per affrontare la SEO audit.

Un sito che funziona correttamente è il punto di partenza per raggiungere le prime posizioni su Google.

Oltre a strutturare le tue pagine per dare risposte mirate ai problemi specifici degli utenti, devi assicurarti che il sito sia ottimizzato in ogni suo aspetto.

Per questa ragione è indispensabile fare un’analisi SEO, che evidenzi gli aspetti positivi e metta in luce le problematiche da risolvere, qualora ci fossero. Allora entriamo nel dettaglio: partiamo con la SEO audit.

 

Cos’è la SEO audit?  

Due sono le principali richieste a cui il tuo sito deve far fronte:
da un lato fornire le informazioni che gli utenti cercano su internet e dall’altro organizzare i contenuti per far sì che siano facilmente fruibili.

Insomma, dovrebbe essere un sito utile e semplice da navigare.

Per accertarti proprio di quest’ultimo aspetto, hai la necessità di familiarizzare con la SEO audit. È un procedimento tecnico che analizza gli aspetti interni e esterni del tuo sito, quegli stessi aspetti che influenzano la sua posizione sui risultati di Google.

Dalla concorrenza, alla struttura interna e al contenuto, tutti gli elementi sono scandagliati per fornirti un quadro completo sullo stato di salute del tuo portale web.

Non esiste un’unica strada per affrontare la SEO audit. Ogni professionista procede con i propri metodi e strumenti. Di seguito trovi i passaggi che costituiscono il nostro approccio all’analisi SEO, per trarre spunti e scoprire linee guida.

analisi keyword

L’analisi della concorrenza online

Per prima cosa ci facciamo un’idea del contesto in cui si trova il sito del cliente che ci ha chiesto una consulenza. In altre parole studiamo il settore e la concorrenza.

Quali sono le tendenze del settore? E le parole chiave più utilizzate? Fai come noi: parti anche tu da queste domande, controlla i contenuti più ricorrenti e quali sono i siti che li propongono, sfruttando anche le keyword principali.

Parlando di parole chiave, possiamo suggerirti SEMrush e SEOZoom, che ti aiutano a individuare i principali competitor rispetto alle parole chiave più rilevanti per il tuo sito web.

Con questi strumenti puoi facilmente farti un’idea della tua concorrenza. Poi è possibile vedere quali siti si posizionano con maggiore frequenza sulla prima pagina dei risultati di Google. Come sono strutturati? Quali sono i loro punti di forza?

In questa fase vogliamo capire cosa offrono e come si propongono i competitor, esplorando le pagine dei loro siti e valutando in prima persona l’esperienza di navigazione.

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L’analisi SEO on-page

Fatta l’analisi dei competitor, passiamo al sito al centro della nostra valutazione. Quello del cliente che ci ha chiesto la consulenza. Potrebbe essere il tuo!

Abbiamo elencato di seguito tutti gli elementi on-page, cioè relativi alla struttura interna, che di solito andiamo a controllare.

Esperienza di navigazione

Proprio come abbiamo fatto per i competitor, cerchiamo su Google il tuo sito e, calandoci nei panni dell’utente medio, iniziamo la navigazione dalla home alle pagine interne, e viceversa.

È un’operazione semplice ma fondamentale perché fornisce feedback molto utili. Aiuta a capire se chi accede al tuo sito riesce a muoversi facilmente tra le pagine e trova con facilità ciò di cui ha bisogno. Incongruenze macroscopiche salteranno all’occhio già in questa fase.

Funzionamento e ottimizzazione delle pagine

Questo è un passaggio cruciale: dobbiamo capire come funzionano le pagine del tuo sito e se sono ottimizzate in ottica SEO.

Ecco cosa non possiamo fare a meno di guardare:

  • URL: deve avere una struttura semplice e chiara, contenere le parole chiave e corrispondere al dominio;
  • titolo: strutturato per includere le keyword, deve essere presente e accattivante anche nella pagina dei risultati di ricerca;
  • meta description (è il testo breve che compare sotto il titolo di una pagina nei risultati di ricerca e mostra un’anteprima dei contenuti): deve apparire in modo corretto ed essere leggibile.

Una prima mappatura del tuo sito può essere fatta tramite iltuosito.it. Utilizzando questo pratico strumento puoi individuare subito le pagine indicizzate da Google. Se non appaiono tutte le pagine, c’è qualche problema che è bene risolvere subito.

analisi SEO

Per procedere con uno studio più dettagliato, tra i tanti strumenti esistenti, ci affidiamo anche a Google Search Console. Scansiona e verifica l’indicizzazione dei contenuti individuando:

  • possibili errori nel caricamento delle pagine;
  • eventuali problematiche legate alla sicurezza;
  • difficoltà con la versione HTML delle pagine – con proposte di miglioramenti;
  • presenza e stato della sitemap. Questo elemento è necessario e la sua presenza equivale ad avere un sito organizzato, con una buona usabilità e semplice da indicizzare per Google.

Una valida alternativa, che spesso utilizziamo per le valutazioni di siti clienti, è Screaming Frog. Parliamo di un simulatore di crawling – in pratica il processo che i motori di ricerca compiono sui siti web quando raccolgono informazioni su di essi.

Grazie a una scansione completa del sito, consente di capire:

  • quali pagine Google sottopone a scansione;
  • se ci sono pagine non funzionanti – indicando anche il codice errore;
  • dove sono presenti duplicati o elementi mancanti, come titoli o meta description.

I dati così raccolti possono essere scaricati e organizzati in report. Lo strumento è gratuito per un massimo di 500 pagine web analizzate; è invece a pagamento se la soglia viene superata.

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Parole chiave

In ottica SEO, le parole chiave sono sempre il fulcro di tutti i ragionamenti. Anche in caso di analisi, dunque, hanno un ruolo importante.

Quello che ci interessa  sapere è quali keyword generano più traffico verso il sito, insomma quei termini per cui il tuo sito si posiziona su Google.

Un primo approccio, intuitivo ma macchinoso, è quello di controllare direttamente la SERP di Google per ogni keyword. Dopo aver stilato un elenco completo, controlla una per una le parole nel motore di ricerca.

In questo modo puoi farti subito una prima idea di quali parole danno maggiore visibilità e quali invece hanno grande concorrenza.

Per un processo più veloce e preciso, però, il supporto ideale è SEMrush o in alternativa SEOZoom, che all’analisi delle parole chiave aggiunge anche una scansione del tuo sito e un report scaricabile in pdf.

Sito responsive e velocità di caricamento delle pagine

Lo sanno tutti. Le persone su internet vogliono raggiungere i contenuti che desiderano su qualsiasi dispositivo e nel minore tempo possibile. Il tuo sito facilita queste due operazioni? Rifletti su questa domanda e rispondi con sincerità.

Accertati poi che il tuo sito sia responsive, cioè che si adatti al caricamento da dispositivi mobile, come cellulari e tablet. Chrome User Experience Report ti permette ad esempio di ottenere dati sulla navigazione dell’utente da dispositivi mobile.

Una delle prime cose da valutare è senza dubbio la velocità di caricamento delle pagine. I tempi di caricamento devono essere ragionevoli, per tenere l’utente all’interno del sito e non far calare il suo interesse.

Da Google Analytics a PageSpeed Insights, esistono diversi supporti che effettuano test su questo aspetto, mostrando la prestazione e, in caso fosse necessario, come migliorarla.

analisi SEO copywriting

A questo punto dell’analisi SEO abbiamo raccolto dati sulla concorrenza, sulle prestazioni del sito in questione, dalle parole chiave all’usabilità, e possiamo già stabilire cosa dobbiamo migliorare o modificare per meglio soddisfare le esigenze del cliente.

Ci resta da affrontare l’ultimo step.

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L’analisi SEO off-site

A poco a poco siamo arrivati all’ultima fase del lavoro: studiare tutti gli elementi esterni al sito che contribuiscono a migliorare il suo posizionamento sul web. Link, menzioni, inserzioni sui social network conferiscono autorevolezza e valore al tuo sito.         

Backlink

Che si tratti di link interni (quelli che connettono tra loro le pagine del sito) o link esterni (quelli che collegano le pagine ad altri siti), Google è alla continua ricerca di rimandi tra le pagine.

Questo perché il motore di ricerca attribuisce maggior spessore alle pagine che dimostrano di essere apprezzate, ricevendo link dall’esterno, e a quelle che si collegano a pagine attinenti per fornire un approfondimento.

Il numero di link, la provenienza da fonti differenti, la validità nel tempo dei link sono tutti valori che vanno tenuti sotto controllo per guadagnare posizioni su Google.

Ahrefs è un punto di riferimento in questa fase. Si tratta di uno strumento che permette di valutare la quantità e la qualità dei link relativi al tuo sito.

Condivisioni sui social network

Cosa c’entrano i social network nella SEO audit? Beh, apparentemente nulla. In realtà, però le cose non sono così distanti come si potrebbe pensare.

Ufficialmente sappiamo che Google non considera l’andamento delle pagine social come un fattore reale di ranking, ma nella pratica è impossibile pensare che non ci sia un’influenza tra le parti.

I social infatti sono un terreno fertile per scambiare opinioni, innescare passaparola e inserire recensioni. Allora vale la pena indagare anche quanto il tuo sito “gira” sui social. Grazie a BuzzSumo possiamo scoprire cosa si dice del tuo sito e qual è la sua visibilità sui social.

 

Adesso avrai di certo le idee più chiare sull’importanza della SEO audit per il successo del tuo sito. Di conseguenza, dovresti essere in grado di affrontare con consapevolezza le fasi dell’analisi di un sito web; se ciò non dovesse bastare, ricorda che puoi chiedere consiglio a noi e farti guidare dal nostro team di esperti.

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