7 Luglio 2022

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L’intervista: Laura Copelli e la SEO

16 domande per conoscere i segreti del web. Esperti, professionisti e innovatori svelano i trucchi del mestiere

SEO specialist e Digital strategist, Laura Copelli ci racconta la SEO rispondendo a 16 domande.

Un passato da illustratrice, nel settore della pubblicità e del web design, fino ad approdare nel 2012 alla SEO e alle strategie digitali.

Oggi Laura, con le sue conoscenze poliedriche e venti anni di esperienza, ha creato un “team di fuoriserie” per gestire tutti i suoi progetti, da Torino a Milano, Parma, Verona, Treviso fino a Roma.

Già nel suo sito ci mette in guardia: “La SEO non è un’attività per solitari”.

1. Presentati brevemente: chi sei? Che lavoro fai?

Sono Laura Copelli, SEO Specialist e Digital Strategist. Ho un percorso da illustratrice, art director e web designer.

Lavoro come libero professionista dal 2002. Attualmente ho creato un team di dodici collaboratori fissi e altri che “attivo” quando serve.

2. Quali sono gli aspetti più importanti del tuo lavoro?

Senza dubbio l’organizzazione e il metodo, che consentono a un libero professionista di gestire il proprio tempo, i propri clienti e il proprio team.

Non meno importanti sono la preparazione tecnica e la continua formazione

Infine, l’interesse per il proprio argomento e la passione, senza la quale lavorare diventerebbe molto stressante.

3. Hai un settore in cui preferisci lavorare?

Food & beverage, viaggi e turismo, abbigliamento e moda, formazione. Ma ho esperienza anche nei settori più tecnici: medical, legal e meccanica. 

In generale, il mio team di copywriter è in grado di affrontare qualsiasi settore.

4. Il tuo miglior progetto: cos’è successo?

Ho diversi case study. È difficile sceglierne uno perché i risultati dipendono anche dalla situazione in cui trovo il sito.

Ricordo, però, il caso di un sito di formazione. Il sito era posizionato bene, ma pochissime delle schede preparate per promuovere i corsi raccoglievano traffico.

Mi sono concentrata sulla ridistribuzione del posizionamento delle pagine del sito, così da portare traffico proprio sulle schede dei corsi e intercettare i partecipanti.

Un altro caso è stato la migrazione di un sito con due grossi problemi: un numero spropositato di URL e uno spreco incredibile di crawl budget.

Dopo una grandissima analisi di tutte le pagine, sono state selezionate quelle che non portavano traffico e messe in noindex. Una mossa che ha snellito notevolmente l’indicizzazione.

Infine, una situazione piuttosto classica: un sito senza traffico e non indicizzato. Dopo un’analisi profonda del sito, la risoluzione di diversi problemi tecnici e il lavoro su 3k keyword posizionate, il sito è stato posizionato in meno di 2 mesi.

5. Il tuo peggior progetto: cos’è successo?

Gli insuccessi sono molti meno – fortunatamente! – e sempre dovuti al budget limitato lato cliente. 

Una condizione che mi ha portata a fare scelte importanti per la gestione del lavoro: nel caso di budget insufficiente ho smesso di accettare nuovi clienti. Intervenire solo su alcune pagine non è strategico, così come non lo è pubblicare un articolo al mese.

6. Serve ancora fare SEO?

Assolutamente! Ed è necessario farla sempre meglio, perché Google evolve e con lui dobbiamo evolvere anche noi. #primalaSEO!

7. Un sito si posiziona meglio quando ha tante pagine indicizzate?

Certo, molte pagine indicizzate posizionano meglio un sito. Ma se si posizionano in trentesima pagina non fanno traffico.

Quindi, oltre a essere indicizzate devono avere contenuti utili, scritti in chiave SEO ed essere trovabili dagli utenti. Solo così porteranno traffico.

8. Cosa fare di una pagina quando un prodotto o contenuto non è più disponibile?

Ci sono 3 metodi per affrontare questa situazione:

  1. se il contenuto è fuori catalogo o sold out, allora meglio non mettere la pagina offline. Piuttosto va inserito un bollino “sold out” e un campo “ricevi una notifica quando il prodotto sarà di nuovo disponibile”. In questo modo si raccolgono anche contatti email di persone interessate al prodotto;
  2. se il contenuto è scaduto e non più utile, ma porta traffico, allora può essere mantenuto visibile, aggiungendo una nota in cui si informa l’utente che il contenuto è obsoleto ma che può trovare un aggiornamento in un nuovo link. In questo modo continuerà a raccogliere traffico.
  3. se un contenuto va tolto dal sito, allora va inserito un redirect 301 alla pagina più simile o alla categoria più vicina. Come ultima scelta, solo se non ci sono altre pagine più adatte del sito, si può optare anche per la home page.

9. Qual è la piattaforma migliore da un punto di vista SEO?

La piattaforma che preferisco per il mercato IT è SEOZoom. Ma ci sono altre piattaforme professionali, come Sistrix e SEMRush.

Inoltre, esistono molti altri tool, a pagamento, che aiutano noi SEO Specialist nel nostro lavoro.

Personalmente abbino a SEOZoom, Search Console, Screaming Frog e altre estensioni utili di Chrome.

10. Come i social media impattano sul posizionamento?

Non direttamente, ma una corretta e completa strategia di posizionamento comprende un’attività su tutti i canali digital, social e Adv.

I social aiutano a rendere più visibile un prodotto o un brand in modo da incuriosire e far sì che gli utenti lo cerchino su Google.

In altre parole, social e ADV non migliorano il posizionamento, ma aumentano l’interesse del pubblico e quindi la ricerca organica.

11. Come mantenere un buon posizionamento nel tempo?

Non abbandonando il sito e continuando a monitorare i competitor. Un report periodico aiuta a tenere sotto controllo i siti competitor.

A questo scopo è essenziale una corretta content strategy di articoli editoriali: mantiene il sito vivo e lo arricchisce di contenuti che rispondono alle domande di tipo informazionale, che rappresentano l’80% delle ricerche fatte ogni giorno su Google.

12. Falsi miti sulla SEO

Ce ne sono davvero molti. I principali sono sicuramente:

  • La SEO è morta
  • Funziona solo su Google, Yahoo e Bing
  • Fare SEO rende i testi illeggibili
  • Per fare SEO è sufficiente riempire di keyword un contenuto
  • Scrivere sempre e solo contenuti lunghi
  • Basta aggiungere articoli nel sito, senza curare la SEO
  • Sono sufficienti le keyword che usano gli utenti, senza considerare altri fattori come i trend del momento.

13. Uno strumento essenziale per il tuo mestiere

Il computer con la connessione – sembra ovvio, ma non lo è!

Se proprio devo scegliere un solo strumento, dico: Search Console.

14. Un testo da consigliare sull’argomento?

Non consiglio mai libri o testi, preferisco raccomandare di fare queste 3 cose:

  1. leggere i blog di SEOZoom e SEMRush 
  2. seguire i SEO Specialist su Linkedin  
  3. tenersi informati con gli eventi SEO periodici.

15. Come pensi evolverà il tuo settore nei prossimi anni?

Sicuramente i contenuti audio e video avranno una grande importanza. Anche l’AI, ma non so immaginare come; per i testi sono convinta che ci sarà sempre bisogno dei copywriter.

16. Svelaci un trucco o una curiosità che nessuno racconta mai sulla SEO

È difficile, sulla SEO si sa quasi tutto, e io non ho trucchi particolari.

Di certo se non si è metodici e organizzati, competitivi e appassionati, questo lavoro non lo si può affrontare.

Accendi il tuo brand. Parliamone!