19 Settembre 2019

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Landing page, squeeze page e sales page: quali sono le differenze?

Scopri cosa sono e come utilizzare questi efficaci strumenti per far crescere il tuo business online.

Vuoi davvero sfruttare tutte le opportunità che il web ti presenta? Allora tra le varie strategie che puoi attuare, non puoi tralasciare la creazione di pagine web come landing page, squeeze page o sales page. Forse le hai già sentite nominare, ma sai davvero come usarle a vantaggio del tuo business?

Approfondiamo l’argomento insieme.

Cos’è una landing page?

Letteralmente il suo significato è: pagina di atterraggio. Nella pratica, l’idea alla base di una landing page è di portare l’utente a compiere una determinata azione. Azione legata ai tuoi specifici obiettivi di business, solitamente la vendita di un prodotto o l’offerta di una consulenza.

Per questo motivo deve sempre contenere una call to action, ben visibile e accattivante, che induca i visitatori ad agire. In questo modo potrai favorire le conversioni, per trasformare coloro che “atterrano” sulla tua pagina in lead – potenziali acquirenti – o veri e propri clienti.

Dunque, due sono gli obiettivi che puoi raggiungere con una landing page:

  1. raccogliere dati e, soprattutto, email del tuo pubblico, tramite un form di contatto;
  2. concludere una vendita, indirizzando l’utente ad acquistare direttamente online.

In base alla strada che desideri seguire, dovrai realizzare la pagina in modo mirato. Le due tipologie infatti saranno differenti tra loro. E saranno differenti dalle altre pagine web, destinate più che altro a fornire informazioni e contenuti.

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Perché usare una landing page?

La motivazione alla base di una landing page è la conversione (trasformare un utente qualsiasi in lead o cliente, tramite un’azione). La landing page riesce in questa impresa meglio di altri strumenti o strategie. Chiedere a chi arriva sulla tua pagina di fare qualcosa è davvero il modo, semplice ma efficace, per ottenere ciò che vuoi.

Ecco i vantaggi che una landing page ti offre:

  • ottenere un nuovo contatto;
  • raccogliere informazioni sui visitatori per poterli profilare e utilizzare i dati nelle strategie di marketing;
  • creare un rapporto diretto, di fiducia e fidelizzare l’utente;
  • avere nuovi clienti.

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landing page vs sales page

Quali sono le tipologie di landing page?

Abbiamo appena visto i due principali obiettivi della landing page. Adesso guardiamo come, nella pratica, è possibile arrivare ai due diversi risultati.

In un caso è necessario intercettare le persone interessate a una certa tematica e disposte a offrire il loro indirizzo email in cambio di contenuti e informazioni sull’argomento.

Nell’altro caso bisogna, invece, agganciare utenti che siano in cerca di una soluzione per un bisogno specifico e immediato e proporre loro il tuo prodotto o servizio per concludere la vendita.

Per raggiungere questi obiettivi, puoi sfruttare due diversi tipi di landing page: la squeeze page e la sales page.

Cos’è la squeeze page? 

È il più diffuso tipo di landing page. Squeeze, ovvero spremere, sta a indicare il desiderio di ottenere il più possibile dal visitatore. Questa pagina infatti è destinata alla creazione di una lead generation. Ovvero a far diventare i visitatori dei contatti con cui stabilire un’interazione che porti nel tempo a concludere una vendita.

Come ci riesce? Chiedendo alle persone di lasciare, in modo spontaneo, i propri dati (il più delle volte solo nominativo ed email), tramite un apposito form di contatto.

Per stimolare a tale azione ti basta pensare a un regalo da lasciare in cambio. Una guida gratuita, un tutorial o magari un coupon sono doni sempre graditi all’utente.

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exit intent pop up optin page

Quante sono le tipologie di squeeze page?

Le squeeze page sono principalmente di tre tipi:

  1. Exit Intent. Una pagina che viene mostrata all’utente quando sta per abbandonare il sito.
  2. Pop Up. Sono finestre che si aprono durante la navigazione nel sito. Pur sembrando piuttosto fastidiose, in realtà riescono a richiamare l’attenzione e portare all’iscrizione un buon numero di utenti.
  3. Optin page. Molto simile alla pagina di un sito internet, dal momento che ha un proprio indirizzo URL, questa variante vuole sfruttare al massimo l’interazione con l’utente, focalizzandosi su un solo elemento e intercettando il visitatore quando la sua attenzione è massima. La optin page è una pagina più strumentale che pensata per fare pubblicità. Ecco perché ha testi brevi e una struttura schematica. Il messaggio deve passare chiaro, conciso e veloce. Ogni dettaglio è ottimizzato per far risaltare il contenuto e limitare la dispersione, tipica del web, su altri elementi.

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Cos’è una sales page?

Se hai uno shop online, questo tipo di landing page può essere davvero utile. Infatti, per tutti quei casi in cui è possibile una transazione economica online, queste pagine permettono di incentivare direttamente l’acquisto. Una sales page è in altre parole una landing page dedicata alla vendita.

Pur essendo concepita con l’obiettivo di far comprare un prodotto o servizio all’utente, puoi sfruttare questa pagina per dare dettagli e informazioni. Ricorda che prima di un acquisto le persone vogliono sapere per cosa stanno spendendo il loro denaro. Quindi fornisci loro tutto ciò che è necessario sapere sul tuo prodotto o servizio.

Il funzionamento di queste pagine è semplice: una volta date tutte le spiegazioni del caso, va inserita una call to action, dunque un pulsante che mandi direttamente il cliente alla pagina del carrello. In questo modo la transazione potrà avvenire in maniera veloce.

Fai attenzione a ciò che proponi nelle sales page, non tutti i prodotti e servizi sono adatti alla vendita online.

landing page call to action

Come creare una landing page?

Non esiste una formula da applicare in ogni caso e che valga per tutti i siti, quando si costruisce una landing page. Devi trovare il tuo approccio, quello che funziona per il tuo business. Per farlo, però, puoi iniziare da questi suggerimenti:

  • fai una proposta di valore. Contenuti di qualità, utili e formativi sono ciò che cercano le persone. Quando arrivano sulla tua pagina fai in modo di fornire prodotti che istruiscano, facili da consultare. Potrebbe essere una guida o un tutorial, materiali che invogliano l’utente a lasciare i suoi dati per poterli scaricare.
  • elimina il superfluo. Una struttura snella, un testo accattivante e immediato, un form di contatti breve e facile da usare sono gli aspetti su cui devi puntare. La facilità di approccio e utilizzo della pagina aumenteranno di certo il tasso di conversioni. Se sei indeciso su più alternative, fai dei test con diverse landing page. Saprai così cosa piace di più al tuo pubblico.
  • evita le distrazioni. Non aggiungere link per approfondimenti o per richiamare altre pagine (a meno che non siano strettamente legate o funzionali per il tuo business). Focalizza l’attenzione degli utenti sulla landing page e invogliali a compilare il modulo contatti.
    facilita la condivisione. Ecco un ottimo trucco per far girare la tua landing page e raggiungere più persone. Puoi inserire un pulsante che permetta di condividere la pagina, così da permettere ai tuoi clienti di far conoscere ai loro contatti la tua proposta.

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Come creare una squeeze page?

Se quanto abbiamo appena visto ti lascia abbastanza spazio di manovra, vediamo cosa accade quando sei di fronte a una squeeze page.

Per una squeeze page che funziona e converte sono sufficienti sei elementi:

  1. contenuto. Individua ciò che può essere più interessante per il tuo pubblico. Ciò che può portare le persone a diventare tuoi clienti. Pensa a guide, ebook o video che parlino di quello che i tuoi utenti vogliono sapere.
  2. headline. Devi trattenere il visitatore sulla tua pagina. Pensa a un titolo che sia immediato e incisivo, che faccia subito capire di cosa si parla e presenti già l’opportunità a cui va incontro l’utente se lascia la sua email. Sii chiaro, stringato e accattivante.
  3. vantaggi. Descrivi tutti i benefici che l’utente avrà lasciando l’email e scaricando il tuo materiale. Fagli capire che sai perfettamente quali sono le sue esigenze e che puoi soddisfarle al meglio. Anche in questo caso, sfrutta un testo chiaro e breve, che vada subito alla sostanza.
  4. call to action. Invita all’azione. È il momento di essere il più esplicito possibile. Chiedi al visitatore di fare proprio ciò che vuoi. Usa un tono confidenziale e persuasivo per creare una call to action breve e d’effetto. Assicurati, infine, che sia bene visibile nella pagina.
  5. form di contatto. Nome ed email sono sufficienti per creare una lista di contatti. Puoi comunque aggiungere dei campi, se hai la necessità di profilare anche il tuo pubblico, ma senza esagerare. Non fare domande troppo personali che potrebbero dissuadere gli utenti a continuare la sottoscrizione. In generale, meno informazioni chiedi, più le persone sono propense a compilare il modulo.
  6. no link in uscita. Lo abbiamo già detto, ma vogliamo sottolinearlo, non distrarre i visitatori della tua pagina. L’attenzione deve essere elevata e focalizzata su ciò che proponi esattamente sulla squeeze page che stai creando.

Come realizzare landing page che convertono?

Adesso che le idee su questi strumenti sono più chiare, vuoi di certo metterti all’opera. Ma da dove partire?

Impostare e sviluppare tali pagine in modo che convertano il più possibile richiede cura e la conoscenza di alcuni elementi immancabili.

Innanzitutto va chiarito che una landing page può avere un approccio creativo – e strategico – anche piuttosto libero. Ci spieghiamo meglio. È possibile inserire più tipi di contenuti, proporre approfondimenti e dare collegamenti, cosa che, in una squeeze page, ad esempio, non è possibile.

Dunque, ci saranno accorgimenti, a volte anche sfumature, differenti da adottare, dalla struttura, alla grafica e persino alla call to action.

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Adesso puoi metterti all’opera e sfruttare tutti i vantaggi che landing page, squeeze page e sales page ti offrono. Comincia da subito a convertire i tuoi visitatori in clienti.

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