13 Marzo 2020

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Call to action: come usarle in modo efficace

Come creare una CTA? Quante tipologie ne esistono? Cosa evitare? Tutte le risposte per creare le tue call to action.

Guidare il tuo pubblico verso il tuo brand e i tuoi prodotti è l’obiettivo che ti poni ogni giorno, vero?

Passare dalla teoria alla pratica, però, ti sembra piuttosto complicato. Non hai tutti i torti.

Indirizzare le persone, bersagliate da innumerevoli stimoli online, non è banale.

Tuttavia, hai un alleato: le call to action.

Anche tu avrai seguito i loro inviti diverse volte. Adesso è arrivato il momento di usarle a tuo vantaggio. Pronto a indirizzare la tua audience?

Cos’è una call to action? 

Chiamata all’azione, così possiamo tradurre l’espressione call to action. Ma nel concreto, in cosa consiste? Una call to action è un invito per le persone a compiere una certa azione.

Chiama, commenta, iscriviti. Le avrai lette numerose volte, sono alcune delle CTA più utilizzate online. 

Eppure il significato della CTA è molto più profondo. Sì, perché, concretizza il primo contatto diretto del tuo brand con il pubblico.

Il segreto di una call to action che conquisti è che riesca a guidare, senza forzare, e lasci libero l’utente, pur invogliandolo. Insomma, la conversione deve avvenire in modo naturale, senza la sensazione di essere costretti.

Vedremo tra poco alcuni suggerimenti per realizzare le tue call to action, per adesso ti accenniamo che puoi realizzarla con un bottone – o in alternativa anche un’immagine – sia all’interno del sito che di un blog.

In entrambi i casi il pulsante ti permette di creare diverse interazioni, ad esempio: il download di un file, l’invito a compilare un form di contatto per richiedere maggiori informazioni, o la possibilità di lasciare commenti in fondo a un articolo.

call to action efficaci

CTA: perché usarle? 

Un invito all’azione, un contatto diretto con i potenziali clienti, dunque. La forza di una CTA sta proprio nella possibilità di aumentare il numero di potenziali clienti

Fai attenzione, è questo il vero passaggio chiave.

Il grande vantaggio di una buona call to action non sta nell’aumentare le vendite, ma nell’indirizzare le persone a scegliere, in modo consapevole, il tuo prodotto o servizio, in modo da aumentare anche la probabilità che tornino di nuovo ad affidarsi al tuo brand.

Non male, vero? Trovare nuovi clienti e fidelizzarli con un solo pulsante, con gusto, però. 

Proprio in questo senso, la CTA accorcia le distanze tra brand e audience, costruendo una relazione autentica e permettendo di intessere relazioni senza forzare all’acquisto.

Attenzione, però, a come realizzi le tue call to action. 

Le versioni più standard, per intenderci, i più usati contattaci o prenota, possono portare dei risultati perché vengono subito riconosciuti dalle persone che sono abituati a trovarli nel web.

D’altro canto rischiano di farti sembrare simile ai tuoi competitor.

Vediamo insieme come evitare questa situazione e personalizzare davvero le tue CTA.

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Come creare una call to action efficace 

Per distinguerti, come sempre, la parola d’ordine è originalità. Ma da sola non basta, deve sempre accompagnarsi alla chiarezza del messaggio.

Nelle tue CTA, creatività e immediatezza devono andare di pari passo. Per farlo è essenziale tenere sempre a mente: 

  • ciò che cercano le persone;
  • quale prodotto o servizio stai proponendo;
  • che azione desideri compia il tuo pubblico.

Adesso che le tue idee sull’obiettivo da raggiungere con la CTA sono ben definite, passiamo a delineare tutte le caratteristiche che la renderanno irresistibile.

Una buona call to action deve essere:

  • sintetica;
  • presentare il beneficio per il potenziale cliente;
  • allineata al tono di voce del brand;
  • creativa – sì, lo sappiamo, lo abbiamo già detto -, ma senza risultare invadenti oppure offensivi, piuttosto cerca di strappare un sorriso;
  • associata a informazioni di supporto per non insospettire chi legge e che siano coerenti con il contesto in cui sono inserite;
  • collegata a un contatto diretto, per permettere all’utente di raggiungerti e avere un confronto diretto, oppure a un link che realizzi subito l’azione richiesta.

Adesso hai scritto il tuo copy perfetto. Ma non è finita.

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Devi cucire un vestito su misura intorno alle tue parole. Cioè? Bisogna dedicarsi alla parte grafica della tua CTA.

Ecco alcuni suggerimenti da tenere a mente:

  • posiziona il pulsante nella pagina in modo che sia ben visibile, deve risaltare;
  • evita di usare pop-up troppo grandi e invadenti, fai in modo che il comando per la chiusura sia evidente;
  • gioca con il colore, sceglilo in modo che si discosti da quello che predomina nella pagina. Poi anche fare in modo che cambi al passaggio del mouse, l’effetto sarà ancora più sorprendente.

Infine, ecco un altro paio di raccomandazioni. 

Cerca di tenere una sola tipologia di CTA per pagina. Aggiungerne diverse può confondere l’utente, spingendolo, nel dubbio, a non compiere nessuna della azioni suggerite.

Oppure, ancora peggio, potrebbe innervosirlo e portarlo lontano dal tuo sito per molto tempo.

Ricorda sempre che se vuoi che il cliente compia una certa azione, deve potersi fidare di te.

Dagli la possibilità di interagire con te, sii disponibile, crea una relazione umana che possa rassicurarlo. In questo modo la tua esortazione verrà meglio accolta.

call to action colori grafica

Tipologie di CTA 

Hai ancora qualche dubbio su come realizzare il copy per le tue call to action?

Certo, non è semplice concentrare un’idea in poche parole e in uno spazio ridotto come quello di un pulsante su una pagina web.

Che fare allora? Ti proponiamo una carrellata di diversi tipi di CTA, dove puoi trovare lo spunto perfetto per te.

  1. Evidenzia il beneficio. Svela subito perché all’utente conviene compiere quell’azione. In questo modo, oltre a invogliare per avere un certo vantaggio, potrai ridurre anche le paure.
  2. Promuovi l’interazione. Pensa a una CTA che coinvolga l’utente nell’azione stessa. Magari associa a un’iscrizione la creazione di un codice sconto personale, oppure la possibilità di scaricare del materiale. In questo modo potrai invogliare a provare il tuo prodotto o servizio.
  3. Scrivi una doppia CTA. Non stiamo scherzando. Puoi davvero strutturare la tua call to action con un paio di righe. La prima sarà una sorta di headline per definire l’azione da compiere. La seconda potrai usarla per parlare dei benefici. Ricordati sempre di non esagerare con la lunghezza del testo.
  4. CTA per e-commerce. Se hai uno shop online devi andare incontro all’esigenza del cliente di visionare ciò che compra, anche se non può toccare con mano. Incoraggia, quindi, a visitare lo shop e a scoprire i prodotti, una volta fatto un giro, saranno più propensi all’acquisto.

Adesso vogliamo svelarti qualche segreto. Pronto? 

Aggiungi la parola “subito” nella tua CTA, il risultato sarà immediato.

Usa affermazioni in prima persona: voglio proseguire, o solo, lo voglio, ad esempio, crea una sorta di comando invisibile, che porta l’utente a pensare che vuole esattamente compiere quell’azione.

call to action manipulink

Cos’è una CTA manipulink? 

Ed eccoci al punto dolente.

Finora abbiamo parlato di tutte le cose positive che puoi fare con una call to action. Ma le insidie sono dietro l’angolo.

Esistono, infatti, delle CTA che rischiano di fare sentire il tuo cliente sciocco, sprovveduto – se non compie l’azione richiesta – e di offenderlo.

Sono le call to action manipulink.

Un esempio è il classico: “no, mi assumo tutti i rischi”.

Questa frase lascia una brutta sensazione su ognuno di noi. Ci costringe ad affermare qualcosa che non vorremmo o, più in generale, ad andare contro l’idea che ci siamo fatti.

Il vero rischio in cui incorri è di intaccare la reputazione del tuo brand.

Se, infatti, una persona percepisce una brutta immagine della tua attività, oppure le resta un brutto ricordo, sarà difficile che accordi la preferenza rispetto alla concorrenza.

Che fare allora? Semplice, invita la persona a non compiere l’azione senza risultare cinico o maleducato.

Basta un semplice “no, grazie”. E, se anche in questo caso vuoi essere originale, cerca piuttosto di far sorridere.

Insomma, i manipulink rendono negativa l’esperienza dell’utente. Evitali e punta piuttosto su un approccio educato, immediato e semplice.

E tu, hai già qualche idea per la tua prossima chiamata all’azione?

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