5 Maggio 2022

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App aziendali: cosa sono e come sfruttarle per far crescere il business

Le tipologie, i vantaggi e le App aziendali che possono aiutare ogni imprenditore nel proprio lavoro

Costellano i nostri dispositivi mobile. Sono usate per fare praticamente tutto: prenotazioni, intrattenimento, comunicazioni di lavoro. Le scarichiamo e le installiamo quasi senza rendercene più conto, tanto siamo abituati alla loro presenza e al loro uso.

Nonostante questo uso quotidiano e la confidenza con cui le gestiamo, non conosciamo quasi nulla sulla loro natura.

Cosa sono le app? E come possono aiutarci anche nella vita lavorativa, oltre che in quella privata? Scopriamo qualche dettaglio in più.

Cos’è una App?

Il dizionario ci dice che una app o applicazione in informatica è “un programma software, destinato a un utente finale, così chiamata perché possiede appunto un’applicazione pratica per chi la utilizza”.

Vale a dire che una app è un programma che, installato su dispositivi mobile, aiuta a usare funzioni, che altrimenti sarebbe difficile utilizzare, in modo semplice e veloce.

A voler essere più tecnici, una app è un software che semplifica e migliora le funzionalità di un hardware.

Perché usare una App per il proprio business?

Alla base di ogni app ci sono due concetti, quello di facilità e quello di immediatezza. Dei benefici che a loro volta ne generano altri:

  • semplice e intuitive nell’uso
  • maggiore velocità rispetto al sito
  • contengono plus che di solito il sito non hanno
  • occupano meno spazio nella memoria del dispositivo, grazie a un minor uso di megabyte
  • permettono una progettazione accurata e un’ottima user experience 
  • compatibilità con differenti browser e dispositivi sui quali vengono scaricate.

In generale una app permette un contatto diretto e veloce con l’azienda, facendo risparmiare tempo ed energie agli utenti. I clienti di certo lo apprezzeranno.

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Quali sono le principali tipologie di App?

App nativa

Le app native sono quelle che scarichi ogni giorno e fanno bella mostra sui tuoi dispositivi mobile.

Sono app create per un determinato sistema operativo, dunque sviluppate con un determinato linguaggio di programmazione. Cosa significa? Che un’applicazione Android non funzionerà su iOS. Ovviamente vale anche il contrario.

Trovi le app native negli store dedicati, come Google Play Store e Apple Store. Una volta selezionate quelle di cui hai bisogno è sufficiente scaricarle e installarle sul tuo smartphone.

A questo punto l’app sarà in grado di interagire con i diversi elementi presenti nel dispositivo, ad esempio rubrica, geolocalizzazione e galleria immagini.

Lo sviluppo di app native consente:

  • velocità e affidabilità della app stessa
  • un accesso semplice alle funzionalità del dispositivo mobile
  • un’ottima user experience, sia per la risoluzione della app, sia per l’adattamento alle diverse piattaforme
  • l’uso di notifiche push per aggiornare gli utenti
  • pubblicazione nello store, con conseguente aumento di visibilità
  • l’utilizzo anche senza internet.

Web App

Difficile distinguerle dalle app native, dato che si comportano in maniera analoga. In realtà, non hanno nulla in comune né come struttura né come costi.

Le web app nascono con l’obiettivo di rendere diversi tipi di contenuti disponibili anche su mobile. Non possono, però, interagire con hardware e software. 

Sono molto legate al web, come ci dice il nome stesso, e questo aspetto comporta una difficoltà di controllo, dovuta ai rapidi cambiamenti dei contenuti online, l’impossibilità di pubblicarle negli store e l’impossibilità di funzionamento senza connessione internet.

Infine, non essendo disegnate ad hoc per un certo sistema operativo, sono meno adattabili e più lente

In compenso mantengono alcuni pregi rilevanti:

  • non è necessaria l’approvazione dello store
  • tempi di sviluppo molto bassi
  • costo circa tre volte inferiore a una app nativa.

Cosa sono le Progressive Web App?

Le PWA sono delle app pensate e realizzate come fossero pagine web. Nella pratica, lavorano come delle app native, pur essendo delle web app.

Il risultato è molto interessante: tutte le funzionalità di una app combinate con le diverse possibilità offerte dai browser. 

Conseguenze positive per tutti, insomma. Da un lato l’utente potrà abilitare le funzionalità aggiuntive specifiche. Dall’altro le aziende potranno offrire una user experience indimenticabile per gli utenti.

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App ibrida

Via di mezzo tra le app native e le web app, questo tipo di app è anche detta multipiattaforma e raccoglie un po’ tutti gli aspetti positivi dei due tipi di app.

Una buona via di mezzo che consente di realizzare app native come fossero web app, così da poterle usare anche su diverse piattaforme.

I vantaggi, quindi sono notevoli:

  • maggiore rapidità rispetto alle app native
  • più flessibilità rispetto alle web app
  • funzionamento offline come per le app native
  • presenta una sola versione a prescindere del numero di piattaforme
  • facile manutenzione, grazie alla possibilità di aggiornare solo una versione per le diverse piattaforme
  • meno costose da sviluppare delle app native.

Tuttavia c’è qualche piccola controindicazione. Una app di questo tipo può essere caratterizzata da prestazioni meno stabili proprio perché dovendo adattarsi a più sistemi operativi non si adatta alla perfezione a nessuno.

Cos’è un’App aziendale?

Nella classificazione tecnica che abbiamo appena fatto, siamo partiti da un presupposto: che un brand o un’azienda abbia una app per la propria clientela.

Insomma, che voglia offrire un’esperienza di acquisto più semplice e immediata, oppure informare in tempo reale, la comunicazione è rivolta all’esterno.

Tuttavia, esiste anche un altro possibile impiego di questo strumento. Ogni azienda, infatti, può sfruttare le potenzialità di una app per ottimizzare il proprio lavoro e rendere più snelli e veloci i processi interni aziendali.

In questo caso parliamo proprio di app aziendali. Sviluppata in modo specifico per la gestione di reparti o processi aziendali, una app aziendale:

  • è pensata per un uso mirato 
  • è rivolta a un target specifico e non a un vasto pubblico
  • non è scaricabile da uno store.

Nel corso degli anni questo tipo di app ha preso sempre più piede. Una diffusione a macchia d’olio soprattutto grazie al passaggio da desktop a mobile anche per il lavoro.

Inoltre, negli ultimi anni, la necessità di lavorare a distanza e di mantenere il controllo su alcuni processi in modo veloce e semplice ha contribuito a un’ulteriore spinta alla creazione di queste app.

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Tipi di App aziendali

Abbiamo appena visto che queste app sono destinate all’organizzazione e alla gestione interna delle aziende. Il loro scopo può essere quello di migliorare la comunicazione tra reparti, velocizzare dei processi oppure semplificare l’aspetto amministrativo e finanziario.

Gli obiettivi possono essere diversi a seconda di ogni azienda e delle sue esigenze, ma vediamo insieme 5 esempi applicativi di queste app:

  1. gestione del magazzino, da usare per inventario e organizzazione delle merci in entrata e in uscita
  2. monitoraggio dei macchinari, utile per controllo a distanza del funzionamento e dei dati di strumentazioni industriali o in catene di montaggio
  3. geolocalizzazione, per il coordinamento e l’aggiornamento delle consegne in tempo reale 
  4. e-commerce, aiuta la vendita diretta, le comunicazioni con la clientela e il controllo di articoli in vendita e resi 
  5. relazioni B2B, ovvero app ideate per coordinare e semplificare servizi che un’azienda fornisce a un’altra azienda o la collaborazione tra le due.

Come si crea una App?

È il momento di mettere al lavoro i programmatori. Per ideare e sviluppare una app, di qualsiasi tipo essa sia, devi affidarti a dei professionisti in grado di maneggiare codici e strumenti.

Saranno proprio loro a indirizzarti sul tipo di app più adatta in base al tipo di attività e obiettivi che vuoi raggiungere.

Come in molti altri settori, anche in questo caso si parte con un’analisi. Realizzare una app significa definire:

  • target. Chi è il tuo pubblico di riferimento? 
  • obiettivo. Cosa deve fare la app?
  • requisiti. Quali caratteristiche particolari deve avere la app?
  • contenuti. Quali elementi devono essere categorizzati?
  • budget. Quanto vuoi investire nel progetto?

Questo piccolo elenco ti permette di buttare giù le basi per la tua app. Vuoi rivolgerti a un pubblico molto ampio senza avere limiti di sistema operativo? La scelta sarà verso una web app. Il tuo focus è, invece, su alta qualità, massima affidabilità e ottima risoluzione? Allora non puoi fare a meno di puntare su una app nativa.

Da questa prima carrellata sulle app è già chiaro che il settore è tanto vasto quanto complesso.

Ogni imprenditore si trova davanti una serie di possibilità sia per migliorare i processi interni sia per incrementare il rapporto con la clientela e dunque le vendite.

La scelta della direzione da prendere dipende dagli obiettivi principali da raggiungere. E tu, quale pensi sia la app più adatta al tuo tipo di business?

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